Il Museo

 

 Il Progetto per un "Museo della Scuola" 

  

  1.  Finalità

 Da alcuni anni l'Istituto Comprensivo Statale "Piazza Marconi" (ex Direzione Didattica Statale di Vetralla) è impegnato nel campo della ricerca storica attraverso l’attivazione di un “Laboratorio per la Didattica della Storia Locale” che ha permesso di realizzare e approfondire percorsi storici con gli alunni nell’ambito della storia legata al territorio vetrallese e, più in generale, della Tuscia.

I percorsi didattici-educativi messi in atto dal gruppo di lavoro del Laboratorio hanno permesso di acquisire un patrimonio di esperienze che si è concretizzato nel tempo in numerose attività di carattere culturale rivolte non solo agli alunni delle scolaresche, ma ad un più vasto pubblico del territorio:

-          convegni di carattere storico e archivistico;

-          presentazione di libri;

-          allestimento di una Fiera annuale dell’editoria per bambini;

-          sistemazione e pubblicazione on-line dell’Archivio Storico della Direzione Didattica;

-          mostre documentarie;

-          pubblicazioni di libri.

La scuola, insomma, oltre a svolgere la propria prioritaria funzione di istruzione pubblica, ha svolto e continua a svolgere un’importante azione di promozione culturale sul territorio, collaborando con enti pubblici, università e aziende private.

In quest’ottica si inserisce il progetto per la creazione di un “Museo della scuola” presso l’edificio storico della scuola primaria di Vetralla.

Il Museo della scuola, sulla scia dei musei della scuola diffusi soprattutto nel Nord Europa, ha una duplice finalità:

a)        salvare le tracce di un’esperienza vissuta e condivisa da tutti nel periodo di passaggio dall’infanzia all’adolescenza;

b)        portare a conoscenza di un pubblico non limitato agli “addetti ai lavori” le implicazioni storiche e culturali connesse con le attività scolastiche, rivelando aspetti non marginali della cultura materiale e spirituale di un territorio.

Un Museo, quindi, che non è soltanto conservazione di oggetti legati alla vita scolastica e nemmeno ricordo di un piccolo gruppo locale, ma che è espressione di una memoria collettiva che diventa bene culturale, patrimonio di un intero territorio.

Il progetto per un Museo della scuola non rappresenta soltanto l’idea di una collezione ordinata di materiali e documenti scolastici, ma vuole essere un organismo attivo che agisce nella vita di una collettività e che produce cultura attraverso un intenso lavoro: la raccolta, lo studio, la divulgazione, la ricerca dei sedimenti umani che hanno fatto parte del passato e del presente della vita di tutti.

 

 

    2. Obiettivi

 

L’obiettivo principale del Museo della scuola è quello di conservare documenti e oggetti materiali della vita scolastica del territorio vetrallese, nel periodo 1887-1990, e organizzare la loro divulgazione attraverso le tecniche e le indicazioni offerte dalla museologia e dalla museografia. Obiettivo che sarà realizzato mediante tre “sotto-obiettivi” interdipendenti:

a)      la raccolta degli atti amministrativi e normativi della scuola di Vetralla;

b)      la documentazione dell’organizzazione didattica, dell’edilizia ed arredo scolastico, della vita quotidiana di allievi e insegnanti, delle relazioni tra realtà locale e realtà nazionale;

c)      l’organizzazione dei documenti e dei materiali raccolti attraverso azioni di divulgazione rivolte all’intero territorio: mostre, attività laboratoriali, seminari, conferenze, produzione di materiali audiovisivi, pubblicazioni.

È importante sottolineare come il primo “sotto-obiettivo” sia stato in gran parte già realizzato – anche grazie a precedenti finanziamenti della Fondazione Carivit – con la sistemazione e la pubblicazione, in volume e on-line, dell’Archivio Storico della Direzione Didattica di Vetralla. Tale patrimonio archivistico, l’unico in Italia ad essere disponibile gratuitamente on-line mediante collegamento al sito della scuola (www.icpiazzamarconi.it sezione “archivio storico”), necessita di poter essere divulgato per un pubblico non solo di studiosi, ma di persone interessate alla cultura del territorio. I documenti conservati in Archivio riguardano, infatti, una circoscrizione piuttosto ampia che comprende i comuni di Vetralla, Villa S. Giovanni in Tuscia, Barbarano Romano, Blera, Capranica. L’arco temporale va dal 1877 al 1990.

Anche la raccolta dei materiali scolastici (banchi, cattedra, lavagna, quaderni risalenti tutti agli anni ’30) è già stata avviata, ma necessita di una sistemazione organica e funzionale ad un’esposizione museale. L’obiettivo è quello di realizzare una sistemazione ordinata e in grado di attrarre l’attenzione del pubblico, attraverso un percorso illustrativo che consenta di entrare nella vita della scuola, nei diversi periodi storici e nelle diverse sezioni, in modo informato ed interessante.

Il terzo “sotto-obiettivo” da realizzare consiste nell’organizzazione di un insieme di attività finalizzate a promuovere la conoscenza della documentazione raccolta nel Museo e permetterne, in parte, di utilizzarla mediante percorsi esperienziali interattivi. In questo ambito il supporto delle tecnologie multimediali è fondamentale: sia per accedere facilmente a materiali d’archivio, sia per interagire con materiali scolastici d’epoca (libri di testo, sillabari, cartelloni, giochi). Una specifica sezione sarà dedicata alle memorie di scuola attraverso una serie di interviste videoregistrate a persone anziane che raccontano le loro esperienze scolastiche. Ciò andrà a costituire una sorta di “diario della memoria” particolarmente significativo per la originalità della documentazione raccolta e per l’immediata possibilità di lettura di un modo di andare e fare scuola, ma anche di un modo di essere e di pensare nella società degli anni ’20-’30.

Attraverso la lettura di microstorie legate all’esperienza scolastica è possibile, utilizzando una sorta di lente di ingrandimento, conoscere e comprendere gli aspetti di civilizzazione e di mentalità di un contesto sociale confrontando realtà locale e vicende nazionali.

Nella prospettiva delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia (1861-2011) il Museo della scuola potrà offrire una documentazione archivistica, fotografica, materiale, audiovisiva, vista attraverso il territorio della Tuscia, per rappresentare e fornire un’immagine dell’Italia e dei suoi cambiamenti sociali, politici e d economici come forse nessun’altra fonte storica territoriale è in grado di rappresentare.

Nel microcosmo dell’esperienza scolastica si possono osservare le trasformazioni profonde dell’identità culturale di un territorio e cogliere in modo immediato la dialettica tra innovazione e conservazione, tra strutture archetipe e rielaborazioni individuali. I contenuti e i modi dell’educazione rivelano, infatti, i valori condivisi in una determinata epoca e ne rispecchiano la mentalità collettiva aprendo percorsi di conoscenza che vanno oltre gli aspetti strettamente scolastici per ampliarsi verso il tessuto relazionale del contesto sociale.

 

  

    3.   Modalità di realizzazione

 

Il Museo della Scuola sarà allestito nei locali della scuola primaria di Vetralla, utilizzando parte dei locali situati al piano terra e parte dei locali situati al primo piano.

Da un punto di vista metodologico-museografico il Museo della Scuola sarà allestito suddividendo i materiali, in gran parte già disponibili, su tre livelli:

                         I.          la ricostruzione delle principali vicende dell’istruzione primaria locale, realizzata su pannelli con documenti d’archivio e materiale fotografico;

                       II.          la ricostruzione della funzione sociale della scuola come luogo di trasmissione di valori e modelli culturali, realizzata attraverso pannelli con pagine di testi scolastici, teche ed espositori con reperti legati ai metodi d’insegnamento del leggere, dello scrivere e del far di conto;

                     III.          la lettura delle trasformazioni culturali del sistema scolastico nella ricostruzione di un’aula degli anni ’30, con arredi, suppellettili e materiali didattici dell’epoca fascista.

Il Museo raccoglierà in modo sistematico e cronologicamente ordinato diverse “sezioni”:

-          i registri degli insegnanti

-          l’archivio fotografico

-          i quaderni di scuola

-          le pagelle

-          i materiali di scrittura

-          i tabelloni didattici

-          i libri di testo

-          gli strumenti e i sussidi didattici

-          gli arredi

 

L’approccio metodologico è centrato sugli aspetti di “vita materiale” posta all’intersezione tra storia pedagogica e storia sociale, in continua dialettica tra storia locale e storia nazionale, in una prospettiva attenta alla ricostruzione complessiva delle relazioni di un intero territorio. Rievocare, attraverso gli oggetti, ricostruire spazi di una scuola del passato, cerare di cogliere gli elementi di continuità e di discontinuità, intende offrire ai visitatori del Museo una lettura critica, non solo “contemplativa”, ma mirata alla comprensione dei cambiamenti e dell’evoluzione della mentalità sociale.

Il Museo della scuola si presenta come un invito ad attraversare in modo riflessivo la soglia passato-presente, mediante la particolare lente del mondo della scuola: la copertina di un quaderno o di un libro, il testo di un vecchio dettato o una nota sul registro restituiscono la memoria di un vissuto singolare e collettivo, tra contesto territoriale e storia nazionale.

Una particolare attenzione, nell’allestimento museale, sarà destinata agli aspetti di interazione multimediale ed esperienziale. I supporti multimediali (presentazioni video, riproduzioni di documenti, interviste registrate) e la possibilità di sperimentare alcuni momenti di una giornata scolastica degli anni ’30, condurranno il visitatore - adulto o bambino - a vivere in maniera emotivamente coinvolgente la visita al Museo. Una sezione, infatti, sarà allestita appositamente per sperimentare in modo diretto alcune fasi della vita in classe: la scrittura con pennino ed inchiostro, la lettura di pagine di libri d’epoca, lo stare seduti sui rigidi banchi di legno per sperimentare una lezione di scrittura, l’ascoltare i racconti degli anziani, il poter utilizzare alcuni giochi didattici.

 

  

   4.   Risultati attesi

 

La realizzazione del Museo della Scuola, oltre ad ampliare l’offerta formativa della scuola e valorizzare il patrimonio storico locale, intende raggiungere un duplice risultato:

  1. Offrire ad un pubblico diversificato (dalle scolaresche della provincia e dei centri limitrofi, ai turisti attratti dalle emergenze archeologiche e artistiche della cittadina di Vetralla) la possibilità di una conoscenza non epidermica del territorio e della sua storia recente.
  2. Ampliare l’offerta culturale museale, associandosi al già presente “Museo della Città e del Territorio”, con l’intento di creare una prima rete di musei (collegata con altri piccoli musei di Blera e Barbarano Romano) in grado di arricchire la diffusione dell’offerta culturale del territorio.

La scadenza triennale del progetto prevede, in ordine di gradualità, un primo anno di avvio con un’offerta rivolta principalmente alle scuole della provincia di Viterbo; un secondo anno mirato ad una diffusione in rete con altri musei nell’ambito regionale; un terzo anno finalizzato a consolidare rapporti di collaborazione con i musei della scuola operanti nel territorio nazionale e del nord Europa.

Accanto all’attività museale sono previste alcune attività parallele che potranno meglio evidenziare la funzione di promozione culturale del Museo: allestimento di mostre, convegni, esposizioni a tema, ricerche in collaborazione con enti ed università.

Il Museo della Scuola si pone una duplice prospettiva di sviluppo:

  • ·           a breve termine: divenire un polo didattico specializzato nella diffusione e divulgazione della storia locale; nello stesso tempo: arricchire ed estendere sempre di più l’offerta culturale nel territorio;
  • ·           a medio termine: consolidare una serie di attività di collegamento con studiosi, enti di ricerca ed università operanti nel settore storico/pedagogico, per divenire un centro culturale di riferimento nel settore specifico della storia della scuola.